Un ultimo contributo ai commenti a giro sull’elezione del presidente degli USA.
L’ho trovato su Repubblica di ieri, alle pagine della Cultura.
Un’intervista a Luis Sepulveda, uno dei più grandi scrittori attuali e con una storia personale che penso tutti conoscano.
Gli chiedono del vincitore del giorno. Lui la prende con il solito distacco e risponde così:
“Sento una grande curiosità per Obama,ma,confesso,solo curiosità. perchè non credo in un cambiamento radicale della politica degli Stati uniti.Perchè il potere non è nelle mani del Presidente degli Stati Uniti, ma delle grandi lobbies delle armi, dell’energia, dell’economia. Parliamo di qualcosa che si chiama sistema capitalista. La vittoria di oggi dimostra per certo una sola cosa,che è importante,molto importante. E cioeè che gli americani si sono lasciati ale spalle una grande parte del loro razzismo. Ma non credo che la politica imperiale degli Stati Uniti cambierà sostanzialmente. Non immagino Obama, che ha avuto l’occasione per dirlo,ma che non ne ha mai parlato, denunciare che l’economia non ha etica, non ha morale” Pausa. “Anche perchè – sorride il vecchio rivoluzionario – un’economia basata sull’etica vorrebbe dire la fine del capitalismo”
Penso che le parole di uno come (così viene soprannominato dai suoi vecchi amici...) lui, che ha saggiato sulla propria pelle e sulla pelle di familiari,amici e “compatrioti” cosa voglia dire USA, possa dire ad alta voce quello che ha detto.
Io lo condiviso assolutamente, lui è un grande scrittore ed ha trovato le giuste parole (ovvero quello che deve saper fare proprio uno scrittore) - che ho sottlineato - che io, povero ignorante di finto intellettuale, non potevo trovare.
Ok, ed ora torniamo a parlare di.....
Giorgio
p.s. se qualcuno può andarci, mi dicono che lunedì sera sarà al teatro Modena.....
Nessun commento:
Posta un commento